Come funziona la deduzione fiscale dei contributi?
Versando contributi a Fopen (il tuo contributo, il contributo aziendale e gli eventuali contributi volontari), hai diritto a dedurre questi importi dal tuo reddito complessivo, riducendo così la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte. Tuttavia, è fondamentale rispettare il limite massimo di deducibilità previsto dalla normativa, pari a 5.164,57 euro all’anno.
Attenzione: il TFR conferito al Fondo non viene incluso nel calcolo dei contributi deducibili, perché è soggetto a una tassazione separata.
Se la trattenuta avviene direttamente dallo stipendio, non devi presentare alcuna documentazione: il tuo datore di lavoro applica automaticamente la deduzione in busta paga.
Il risparmio fiscale effettivo dipende dalla tua aliquota IRPEF marginale, ossia dallo scaglione massimo applicato al tuo reddito. Più alta è la tua aliquota, maggiore sarà il beneficio fiscale. Nella Certificazione Unica (CU) che il datore di lavoro ti rilascia ogni anno. trovi l’indicazione dei contributi dedotti, che verranno poi riportati automaticamente nel modello 730 precompilato, oppure che potrai inserire manualmente nella dichiarazione dei redditi.
Cosa sono i contributi non dedotti?
I contributi NON dedotti sono tutte quelle somme che hai versato a Fopen eccedenti il limite massimo annuo di deducibilità.
Questa situazione può verificarsi per diverse ragioni. Ad esempio:
- potresti aver versato più di 5.164,57 euro complessivi in un anno;
- oppure, il tuo reddito complessivo potrebbe essere stato troppo basso per consentire la deduzione integrale dei contributi.
Come anticipato, anche ai contributi eccedenti il suddetto importo si applica la deduzione fiscale. Questa non è però immediata, bensì è posticipata al momento dell’erogazione della prestazione pensionistica. Infatti, tali importi non verranno tassati quando riceverai la pensione integrativa, a condizione che siano stati correttamente comunicati e registrati.
Solo in questo modo potrai preservare il diritto all’esenzione fiscale futura e massimizzare il vantaggio del tuo risparmio previdenziale.
Come conoscere l’importo dei contributi dedotti e determinare quello dei NON dedotti
I principali documenti cui fare riferimento sono:
1. Certificazione Unica (CU)
È il primo documento da consultare. Ogni anno, il tuo datore di lavoro ti rilascia questo documento, che riporta:
- l’importo dei contributi versati al Fondo Fopen;
- l’ammontare dei contributi già dedotti fiscalmente.
Questo ti consente un primo confronto tra quanto hai versato e quanto hai effettivamente dedotto.
2. Dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF)
Nel modello 730 (o nel modello Redditi Persone Fisiche), trovi l’importo dei contributi effettivamente portati in deduzione nella sezione “oneri deducibili”.
Se questo valore è inferiore ai versamenti totali dell’anno, la differenza rappresenta i contributi non dedotti.
3. Prospetto delle prestazioni pensionistiche
Fopen ti invia ogni anno, entro il 31 marzo, il Prospetto delle prestazioni pensionistiche – Fase di accumulo che “fotografa” lo stato della tua posizione al 31 dicembre dell’anno precedente, riportando tra le altre cose il dettaglio di tutti i versamenti effettuati, incluse le informazioni sui contributi non dedotti nell’anno precedente(in corso d’anno puoi consultare i versamenti effettuati attraverso la tua area riservata). Inoltre dalle certificazioni Fopen puoi avere l’evidenza di eventuali contributi non passati per la busta paga come ad esempio quello per i familiari fiscalmente a carico e i volontari in genere.
4. Buste paga mensili
Le buste paga mensili indicano:
- i contributi trattenuti a tuo carico;
- l’eventuale contributo del datore di lavoro (a cui hai diritto se hai precedentemente attivato il versamento, anche minimo, a tuo carico).
Come funziona la gestione dei contributi NON dedotti
Una volta identificati i contributi non dedotti, comunicali a Fopen per non perdere i vantaggi fiscali futuri: solo i contributi correttamente segnalati potranno essere esenti da tassazione al momento dell’erogazione della prestazione pensionistica.
Scadenza da rispettare
La comunicazione dei contributi non dedotti deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è avvenuto il versamento.
Esempio: per i contributi versati (ma non dedotti) nel 2024, la comunicazione va fatta entro il 31 dicembre 2025.
Le modalità di comunicazione
Puoi comunicare i contributi NON dedotti direttamente online, accedendo alla tua area riservata.
- Collegati all’area riservata.
- Vai alla sezione “Funzionalità Dispositive” e seleziona la voce “Segnalazione contributi non dedotti”.
- Inserisci l’importo dei contributi non dedotti relativi all’anno fiscale di riferimento.
- Conferma l’operazione e inserisci il codice di verifica ricevuto via e-mail all’indirizzo di posta elettronica certificato.
In alternativa, puoi effettuare la comunicazione in formato cartaceo. Una volta ricevuta la comunicazione, il Fondo registrerà l’importo dei contributi NON dedotti nella tua posizione individuale. Abbi cura, successivamente, di controllare.