Quali forme può avere la contribuzione al fondo pensione?
La prima forma di contribuzione è quella contrattuale, che è per natura tripartita:
- il conferimento del TFR;
- la contribuzione mensile a tuo carico;
- la contribuzione aggiuntiva a carico del datore di lavoro, che viene riconosciuta solo nel caso in cui attivi quella a tuo carico;
Per incrementare la tua posizione individuale, puoi anche attivare la contribuzione volontaria.
Quest’ultima consiste in versamenti di importo e tempistiche liberamente stabiliti, in base alle tue disponibilità finanziarie e alle tue esigenze di risparmio previdenziale.
Nello specifico, esistono due tipologie di contribuzione volontaria:
- una tantum: scegli quanto versare (con un importo minimo pari a € 500), senza alcun vincolo di frequenza;
- ricorrente: scegli quanto versare. Il contributo sarà versato mensilmente per un periodo non inferiore a 12 mesi e fino all’eventuale revoca.
A tal proposito, ti invitiamo a guardare la video-pillola dedicata.
Come funziona il versamento volontario al Fondo Fopen?
Esso può avvenire in due modalità, a seconda delle tue disponibilità e preferenze.
1. Addebito sulla busta paga
Puoi effettuare il versamento di contributi aggiuntivi volontari tramite il prelievo diretto dalla busta paga. In questo caso, quindi, l’importo scelto sarà versato al Fondo dal datore di lavoro.
Per procedere in tal senso, è necessario compilare e firmare il modulo di richiesta di contribuzione volontaria una tantum o ricorrente, a seconda della forma scelta, e consegnarlo all’ufficio del personale della tua azienda.
Gli importi sono scelti liberamente, e possono essere in cifra fissa (minimo 20 euro) o percentuale (minimo 1%).
In qualsiasi momento, trascorsi almeno dodici mesi dal primo versamento, puoi sospendere la contribuzione volontaria. Con flessibilità analoga, la puoi riattivare secondo le tue esigenze.
2. Versamento diretto
Diversamente, il versamento può essere effettuato direttamente tramite bonifico bancario utilizzando le seguenti coordinate:
- IBAN: IT94U0500001600CC0018115000
- BANCA: BFF Bank S.p.A., Via Anna Maria Mozzoni 1.1, 20152 Milano
- INTESTATARIO: FOPEN – Fondo Pensione Dipendenti Gruppo Enel
- CAUSALE: Codice Fiscale – Cognome Nome – “Versamento una tantum”
È importante fare attenzione ai versamenti effettuati tramite bonifico vicino al 31 dicembre. I bonifici effettuati alla fine dell’anno potrebbero infatti avere una valuta di accredito posteriore al 31 dicembre, risultando così contabilizzati nell’anno successivo. Pertanto, per sfruttare appieno la deduzione fiscale, è consigliabile agire con un po’ di anticipo, evitando il “rischio” di un accredito nell’anno successivo.
Per approfondire questo tema, consigliamo un’attenta lettura della nostra Scheda “I destinatari e i contributi” della Nota Informativa.
Perché conviene versare contributi volontari al Fondo Fopen
È una forma di contribuzione strategica che offre una serie di vantaggi per alimentare il tuo progetto di pensione integrativa futura.
Questi contributi, infatti, incrementano la tua posizione individuale, che viene poi investita nei mercati dal Fondo per generare rendimenti, i quali si accumulano con quanto già accantonato, innescando un circolo virtuoso grazie alla capitalizzazione degli interessi.
Dal punto di vista fiscale, scegliere Fopen per l’investimento dei tuoi risparmi per scopi previdenziali consente di beneficiare di un trattamento agevolato rispetto ad altre forme di investimento. I rendimenti generati dal Fondo, infatti, sono tassati al 20% (contro il 26% applicato ad altre forme di investimento).
Inoltre, tutti i contributi versati al Fondo sono deducibili fino al limite di 5.164,57 euro annui. Effettuare versamenti volontari, dunque, può contribuire a raggiungere tale soglia e a ottenere il massimo beneficio della deduzione fiscale.
Versamenti volontari e comunicazione dei contributi non dedotti
Cosa succede se superi la soglia di deduzione fiscale annua di 5.164,57 euro?
In questo caso, i contributi restano esenti da tassazione, ma il beneficio fiscale viene spostato alla fase dell’erogazione della prestazione pensionistica.
Anche la parte di contributi non dedotta sarà dunque esente da imposte, a condizione però che tu ne faccia comunicazione al Fondo entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento.
Per farlo, basta accedere all’area riservata e segnalare l’importo dei contributi non dedotti (cioè quelli oltre la soglia di 5.164,57 euro) nella sezione “Funzionalità Dispositive” – “Segnalazione contributi non dedotti”. Non è necessario, dunque, inviare alcun modulo cartaceo.
In caso di smarrimento delle credenziali di accesso, ti invitiamo a consultare la video-pillola dedicata.