1. Scegli sempre il tuo fondo di categoria
Se scegli di aderire a una forma di previdenza complementare, sappi che il tuo CCNL potrebbe prevederne uno dedicato, proprio come Fopen.
Esistono due tipologie principali di fondi pensione: quelli negoziali (detti anche “chiusi” o di categoria) e quelli aperti.
I primi nascono dalla contrattazione collettiva tra sindacati e associazioni datoriali e vengono definiti “chiusi”, in quanto possono aderirvi solo i lavoratori a cui si applica uno specifico CCNL: il Fondo Fopen, ad esempio, si rivolge ai lavoratori dipendenti del settore elettrico (Gruppo Enel e tutte le società aderenti).
I secondi, invece, sono istituiti da banche, SGR, imprese di investimento e imprese assicurative, e si rivolgono, in linea di principio, a tutti.
Iscriversi al proprio fondo di categoria (chiuso) offre una serie di vantaggi, tra i quali:
- Costi inferiori: i fondi negoziali sono istituiti come associazioni senza scopo di lucro e hanno come unico obiettivo la tutela degli iscritti. Questo si traduce in costi di gestione generalmente inferiori rispetto ai fondi aperti.
- Contributo datoriale: in caso di versamento del contributo a tuo carico aggiuntivo rispetto al TFR, hai il diritto a ricevere anche un ulteriore contributo da parte dell’azienda.
- Vantaggi fiscali: i contributi versati al fondo garantiscono una deduzione fiscale fino a 5.164,57 euro annui. Inoltre, è previsto un trattamento di favore anche sulla fiscalità di rendimenti e prestazioni.
- Gestione trasparente, efficiente e orientata esclusivamente a beneficio degli aderenti: i fondi negoziali sono organi paritetici, dunque sindacati e associazioni datoriali partecipano in egual misura alla governance.
- Adesione dei fiscalmente a carico: i fondi negoziali offrono generalmente la possibilità di iscrivere i soggetti fiscalmente a carico, ad esempio i figli (anche dalla nascita): un’opportunità che permette di sfruttare un orizzonte temporale estremamente ampio per costruire, fin dalla giovanissima età, il loro progetto previdenziale.
2. Prima inizi, meglio è
Aderire al proprio fondo di categoria, possibilmente già dal primo impiego, è una decisione estremamente vantaggiosa per diverse ragioni:
- Interesse composto: con il tempo, non solo il capitale versato crescerà, ma anche i rendimenti maturati su quel capitale genereranno a loro volta altri rendimenti, creando un positivo “effetto valanga”.
- Orizzonte temporale lungo: immagina di versare un contributo minimo ogni mese a partire dai 25 anni. Grazie all’interesse composto, al momento del pensionamento potresti ritrovarti con una somma decisamente più consistente rispetto a chi inizia a 40 anni. Anche piccole somme, versate e investite regolarmente, nel lungo periodo possono trasformarsi in un capitale rilevante.
- Protezione dalle fluttuazioni di mercato: un orizzonte temporale lungo è un alleato potente nell’accumulo e ti aiuta a ridurre gli effetti delle fluttuazioni di mercato, perché gli investimenti avranno tutto il tempo necessario per recuperare da eventuali periodi di crisi.
- Accumulo dell’anzianità contributiva e ottimizzazione fiscale: sulla prestazione finale viene applicata un’aliquota fiscale agevolata del 15%, che si riduce dello 0,30% per ogni anno di permanenza a un forma di previdenza complementare oltre il quindicesimo, fino a un minimo del 9%. Ciò significa che prima aderisci, minori saranno le imposte che pagherai sulla pensione integrativa.
- Contributo aziendale: iscrivendoti subito, hai più tempo per far crescere anche queste “somme extra” che rappresentano un vantaggio concreto senza costi aggiuntivi per te, incrementando significativamente il capitale accumulato.
Il potenziale del tuo patrimonio finale aumenta notevolmente per ogni anno in cui si rimane iscritti.
3. Scegli il comparto più adatto alla tua età e alla tua propensione al rischio
Quando aderisci a un fondo multicomparto come Fopen, hai la possibilità di scegliere tra diverse linee di investimento, ognuna con un proprio profilo di rischio e rendimento.
Fopen ti mette a disposizione tre comparti:
- Bilanciato Azionario: prevede una maggiore quota di investimento in azioni (60%) ed è pensato per chi ha un orizzonte temporale più lungo e una maggiore propensione al rischio.
- Bilanciato Obbligazionario: investe prevalentemente in obbligazioni (70%), con l’obiettivo di realizzare un incremento del capitale stabile e moderato in un orizzonte di medio-lungo periodo.
- Obbligazionario Garantito: è il comparto più conservativo, ideale per chi desidera preservare il capitale investito e ottenere rendimenti almeno pari alla rivalutazione del TFR nel breve periodo, o per chi è ormai prossimo alla pensione. È a questa linea che viene destinato il tuo TFR se lo conferisci tacitamente.
Dunque, la scelta del comparto dovrebbe tenere conto della tua età e del tempo che ti separa dalla pensione. Ad esempio:
- Se sei giovane la scelta più indicata è il Bilanciato Azionario, che si prefigge di aiutarti a ottenere rendimenti tendenzialmente più elevati nel lungo termine, a fronte di oscillazioni potenzialmente più marcate nei singoli anni.
- Se sei più vicino al pensionamento, invece, la soluzione migliore è l’Obbligazionario Garantito, pensato per ridurre gli effetti della volatilità dei rendimenti e preservare il montante accumulato, grazie anche alla garanzia di restituzione del capitale investito.
A tal proposito, un valido alleato è il Questionario di autovalutazione, che puoi compilare all’interno dell’area riservata per verificare se la linea scelta risulta ancora coerente con i tuoi obiettivi.
Se vuoi approfondire il funzionamento dell’area riservata, consulta la guida dedicata.
4. Mantieni la calma durante le crisi
Evita di farti guidare dall’emotività, specialmente durante le fasi di instabilità dei mercati finanziari: reagire alle fluttuazioni a breve termine in preda all’incertezza, infatti, può compromettere i risultati nel lungo periodo.
Questo perché se in fasi ribassiste, ad esempio durante una crisi, decidi – sulla scia dell’emotività – di cambiare comparto di investimento, oppure di richiedere un anticipo o un riscatto del montante accumulato, l’unico risultato che otterrai sarà cristallizzare a tuo carico le perdite in corso.
Al contrario, se nelle fasi ribassiste “mantieni la calma” e rimani coerente con l’obiettivo di lungo periodo tipica della previdenza complementare, nel tempo avrai modo di recuperare le eventuali perdite, attenuandone di fatto gli effetti negativi immediati.
La strategia migliore, dunque, è quella mantenere un approccio paziente e coerente, rivedendo la scelta fatta solo in caso di cambiamenti significativi nella tua situazione personale o nell’orizzonte temporale.
5. Adesione piena e TFR: un’opportunità da non perdere
Aderisci in modo pieno al tuo fondo pensione per massimizzare i risultati e i vantaggi fiscali.
Aderire pienamente a Fopen significa destinare alla previdenza complementare:
- il TFR;
- il contributo a tuo carico;
- il contributo aggiuntivo in capo al datore di lavoro.
A queste forme di contribuzione, infine, puoi aggiungere anche i versamenti volontari, di cui parleremo nel prossimo punto, per far crescere ulteriormente il montante accumulato.
Oltre a consentirti di godere di tutte le forme di versamento, l’adesione piena ti offre anche significativi vantaggi fiscali. Infatti:
- i contributi che versi (escluso il TFR) sono deducibili dal tuo reddito imponibile fino a un massimo annuo di 5.164,57 euro, il che si traduce in un risparmio fiscale immediato;
- i rendimenti accumulati godono di una tassazione agevolata rispetto ad altre forme di investimento, con un’aliquota del 20% che si riduce al 12,5% per gli investimenti in titoli di Stato.
In breve, aderire pienamente è un’opportunità da non perdere per costruire un capitale previdenziale consistente, sfruttando al massimo i benefici fiscali e le forme di contribuzione per accrescere il montante finale.
6. Valuta i contributi volontari
Come anticipato, oltre al TFR, ai contributi mensili trattenuti in busta paga e quelli aggiuntivi a carico del datore di lavoro, dovresti valutare l’opportunità di versare i contributi volontari.
Ne esistono di due tipi:
- una tantum: scegli quanto versare (con un importo minimo pari a 500 euro) e quando, senza vincoli sulle tempistiche;
- ricorrente: scegli quanto versare con cadenza mensile, per un periodo non inferiore a 12 mesi e fino all’eventuale revoca.
Sul tema, ti invitiamo a guardare la video-pillola dedicata.
La contribuzione volontaria ti consente di sfruttare al massimo la deduzione fiscale entro il limite annuale e ti aiuta ad accelerare l’accumulo del montante necessario a raggiungere i tuoi obiettivi previdenziali.
7. Attenzione a non “svuotare” la posizione
Usa anticipi e riscatti solo in caso di vera necessità.
I fondi pensione negoziali nascono con l’obiettivo primario di integrare la tua pensione di primo pilastro. Tuttavia, nei casi previsti dalla normativa, ti offrono anche la possibilità di ottenere un supporto prima del pensionamento.
Attenzione però: ogni prestazione richiesta anzitempo erode il montante. Per questo, è cruciale evitare di “svuotare” la posizione accumulata prima dell’uscita dal mondo del lavoro.
Ricordiamo, inoltre, che puoi richiedere anticipi sul capitale accumulato solo in casi specifici, come l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, per far fronte a gravi spese sanitarie o per altre necessità previste dalla normativa. Infine, in situazioni particolari (come la disoccupazione prolungata o l’invalidità) puoi riscattare la tua posizione prima del pensionamento.
Come detto, è importante tenere a mente che l’uso anticipato del capitale riduce il patrimonio che andrà a costituire la tua futura pensione integrativa, con il rischio di compromettere la tua serenità economica a lungo termine. Per questo, è sempre opportuno fare le dovute valutazioni prima di intaccare il montante e, se possibile, non distogliere le risorse dal tuo progetto pensionistico.
Un altro aspetto da considerare è quello fiscale. Infatti, la tassazione applicata ad alcune forme di riscatto o anticipazione è meno vantaggiosa rispetto a quella prevista per la prestazione pensionistica. Questo significa che un utilizzo precoce o improprio del capitale può comportare una maggiore tassazione.
Pertanto, l’invito è sempre usare queste possibilità con estrema cautela. Ragiona sempre a lungo termine e riserva gli anticipi o i riscatti solo alle situazioni in cui sono davvero necessari.
Ricordiamo comunque che è sempre possibile reintegrare gli importi richiesti o fare dei versamenti volontari.
8. Monitora periodicamente la tua posizione previdenziale.,
Se scegli di aderire a una forma di previdenza complementare, puoi partecipare attivamente alla gestione della tua posizione. Tieniti sempre aggiornato sull’andamento della tua posizione e sulle novità del Fondo, agisci informato e consapevolmente, tenendo sempre a mente che si tratta di un investimento a lunghissimo termine.
Per farlo hai a disposizione una serie di strumenti:
- Prospetto delle prestazioni pensionistiche – Fase di accumulo: si tratta di un documento che il Fondo ti consegna annualmente e al cui interno trovi diversi dati, come il valore della tua posizione al 31/12 dell’anno precedente a quello di invio, il totale dei contributi versati e l’andamento del comparto che hai scelto, oltre alla simulazione dell’importo che riceverai al momento del pensionamento.
- Area riservata: puoi accedere in ogni momento a questo spazio del sito a te riservato per consultare l’andamento della tua posizione in tempo reale, controllare i dettagli dei versamenti e l’andamento degli investimenti, nonché per svolgere operazioni dispositive direttamente online.
Se hai dubbi o desideri supporto, il Fondo mette a tua disposizione servizi dedicati, come l’Help Desk Telefonico e il form presente nella pagina Contatti del sito, per aiutarti a comprendere al meglio la tua posizione e fare scelte consapevoli.
Conclusioni: perché preferire un fondo negoziale
In questa guida, abbiamo cercato di riassumere i principali motivi per cui il fondo pensione negoziale è la soluzione più solida, conveniente e tutelata per costruire la tua pensione integrativa.
Grazie a un mix di costi ridotti, contributi aggiuntivi del datore di lavoro, gestione trasparente e vantaggi fiscali, si tratta dello strumento più robusto per costruire il tuo progetto pensionistico integrativo.
Adottando una strategia consapevole – aderendo in giovane età, scegliendo il comparto più adatto a te, puntando sull’adesione piena e gestendo con attenzione riscatti e anticipazioni – potrai costruire un capitale pensionistico importante senza ansie né timori.