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Fondo Fopen: platea, adesione, prestazioni, funzionamento

Fondo Fopen platea adesione prestazioni funzionamento

Fopen è il fondo pensione negoziale istituito per offrire una pensione integrativa a quella obbligatoria ai lavoratori dipendenti del Gruppo Enel e delle aziende che operano nel servizio elettrico nazionale che vi hanno aderito. In questo articolo illustreremo le caratteristiche di Fopen, evidenziando la sua natura di fondo negoziale, privo di scopo di lucro e nato dalla contrattazione collettiva, nonché la platea di destinatari a cui si rivolge. Analizzeremo anche le modalità di adesione e, infine, faremo una panoramica del funzionamento del Fondo, focalizzandoci su tre aspetti fondamentali: la contribuzione, le modalità di investimento dei contributi e le prestazioni riconosciute agli aderenti, sia prima che dopo il pensionamento.

Indice Contenuti

A chi è rivolto il Fondo Fopen?

Fopen è un fondo pensione chiuso, di natura negoziale, istituito senza scopo di lucro attraverso la contrattazione collettiva nazionale. Ciò significa che le attività del Fondo non sono orientate da logiche di profitto, ma mirano esclusivamente a fornire un servizio ai propri aderenti: il suo obiettivo primario è offrire una prestazione previdenziale integrativa rispetto a quella di primo pilastro erogata dall’INPS.

Possono aderire a Fopen i seguenti soggetti:

  • i lavoratori dipendenti del Gruppo Enel;
  • i lavoratori dipendenti il cui rapporto di lavoro è regolato dal CCNL del settore Elettrico e/o da accordi collettivi aziendali;
  • i lavoratori di altre entità giuridiche controllate da aziende associate al Fondo;
  • i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti e dei beneficiari.

Inoltre, risultano iscritti al Fondo coloro che vi hanno aderito tramite il conferimento dei contributi contrattuali (ex Fondo Gas) e i beneficiari, individuati come i soggetti che percepiscono le prestazioni pensionistiche.

Come aderire al Fondo Fopen

L’adesione è volontaria e può avvenire in vari momenti della vita lavorativa.

Dalla data di assunzione, infatti, il lavoratore ha sei mesi di tempo per decidere se:

  • destinare il trattamento di fine rapporto (TFR) a Fopen;
  • mantenere il TFR in azienda.

Se, al termine dei sei mesi, non viene effettuata una scelta, l’adesione attraverso la destinazione del TFR avviene automaticamente. In questo caso, si parla di adesione tacita (o silente).

Nel caso in cui il lavoratore decida espressamente di aderire al Fondo, si parla di adesione esplicita.

Prima dell’adesione, è previsto che il lavoratore consulti la Nota Informativa, prestando particolare attenzione alla Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” – che comprende la Scheda “Presentazione”, la Scheda “I costi” e la Scheda “I destinatari e i contributi” -, e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità”.

Successivamente, occorre compilare il modulo di adesione e presentarlo all’Ufficio del Personale della propria azienda.

Completata l’adesione, il Fondo invia una lettera di benvenuto contenente, tra le altre cose, le credenziali per il primo accesso all’Area Riservata.

Cosa succede in caso di adesione tacita?

Con l’adesione tacita, il lavoratore versa al Fondo esclusivamente il TFR, rinunciando, quindi, a tutte le altre opportunità offerte agli aderenti espliciti.

Ad esempio, non versando il contributo a proprio carico, chi è iscritto in forma tacita non può beneficiare del contributo versato dal datore di lavoro e dei rendimenti derivanti da un capitale investito maggiore. Inoltre, dal punto di vista fiscale, non può accedere alla deducibilità dal reddito imponibile dei contributi versati al Fondo, perdendo così un interessante risparmio fiscale in busta paga.

Tuttavia, gli iscritti taciti possono completare la propria adesione al Fondo in qualsiasi momento, compilando l’apposito modulo e presentandolo all’Ufficio del Personale della propria azienda.

Come contribuire al Fondo Fopen

Nel paragrafo precedente abbiamo accennato alle diverse forme di contribuzione al Fondo di cui può godere chi aderisce in forma esplicita. Vediamole ora nel dettaglio.

La contribuzione al Fondo da parte del lavoratore ha cadenza mensile per quattordici mensilità a decorrere dal mese successivo a quello dell’iscrizione. Essa può essere composta da tre voci:

  • TFR;
  • contributo dell’aderente;
  • contributo dell’azienda, un’interessante opportunità di cui è possibile beneficiare solo in caso di versamento del contributo da parte dell’aderente.

Le percentuali minime di contribuzione a carico del lavoratore e quelle del contributo dell’azienda sono stabilite dai CCNL di riferimento. Inoltre, le aziende possono prevedere condizioni di maggior favore attraverso la contrattazione interna.

Esiste anche la possibilità, su base volontaria da parte dei singoli aderenti, di destinare al Fondo alcune voci della retribuzione, come gli importi relativi agli scatti di anzianità in corso di maturazione e, ai sensi della Legge di Bilancio 2017, gli importi relativi al premio di produttività, usufruendo della piena esenzione fiscale.

Infine, l’aderente ha la facoltà di versare una quota volontaria, nella misura e con la frequenza desiderate. In questo caso, la deduzione fiscale avviene a consuntivo in dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo inoltre che, a eccezione del TFR (che verrà tassato con un’aliquota di favore al momento del pensionamento), tutte le altre forme di contribuzione vengono dedotte dall’imponibile fiscale direttamente attraverso la busta paga, entro il limite massimo annuo di 5.164,57 euro.

Se la contribuzione totale in un anno, al netto del TFR, supera i 5.164,57 euro, l’aderente deve comunicare al Fondo l’importo in eccesso. Tali somme non subiranno alcun prelievo fiscale in fase di prestazione; dunque, l’esenzione fiscale viene semplicemente rimandata.

Come investe il Fondo Fopen

I contributi versati a Fopen vengono investiti sui mercati finanziari da soggetti altamente qualificati e scelti con gara pubblica. Il Fondo offre ai propri aderenti l’opportunità di investire in diversi comparti (o linee) di investimento, opportunamente diversificati, che si differenziano in base agli obiettivi di rendimento/rischio e all’orizzonte temporale di riferimento, nonché di cambiare comparto nel corso del tempo.

È importante sottolineare che i fondi pensione definiscono le proprie strategie di investimento nel rispetto degli stringenti vincoli imposti dalla normativa vigente in materia di risparmio previdenziale.

Più nello specifico, il patrimonio di Fopen è suddiviso in tre comparti, elencati di seguito in ordine crescente in termini di rapporto rischio/rendimento:

1. Obbligazionario Garantito

Composto al 95% da obbligazioni e al 5% da azioni, questo comparto è destinato a raccogliere il TFR conferito tacitamente, nonché le posizioni individuali per le quali l’aderente non ha effettuato una scelta al momento dell’adesione.

Esso prevede la restituzione del capitale versato, al netto delle spese a carico dell’aderente e degli oneri di gestione. È finalizzato a preservare il capitale investito, realizzando rendimenti confrontabili a quelli ottenuti dal TFR lasciato in azienda in un orizzonte temporale di breve periodo (circa 5 anni). Per questo, è consigliato a chi ha una propensione al rischio molto bassa o è ormai prossimo al pensionamento.

2. Bilanciato Obbligazionario

Composto al 70% da obbligazioni e al 30% da azioni, questo comparto ha l’obiettivo di realizzare un incremento moderato e stabile del capitale investito, attraverso investimenti che sfruttano le opportunità offerte dai mercati obbligazionari e azionari globali, mantenendo un livello di rischio moderato. Esso ha come riferimento un orizzonte temporale di medio periodo (5-10 anni) ed è adatto alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità degli investimenti e la stabilità di capitale e risultati.

3. Bilanciato Azionario

Composto al 60% da azioni e al 40% da obbligazioni, questo comparto mira a conseguire un significativo incremento del capitale investito, investendo in modo strategico per sfruttare le opportunità offerte dai mercati globali. Il suo orizzonte temporale di riferimento è lungo (oltre 15 anni dal pensionamento) e risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare una più elevata esposizione al rischio, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi.

Per facilitare una scelta consapevole del comparto più adatto all’iscritto e alla sua specifica fase della vita lavorativa, Fopen mette a disposizione uno strumento fondamentale: il “Questionario di autovalutazione”, allegato al modulo di adesione.

Quali sono le prestazioni del Fondo Fopen

Fopen offre ai propri aderenti diverse tipologie di prestazioni, disponibili sia prima che dopo il pensionamento, a seconda dei requisiti richiesti per accedervi.

1. Liquidazione

In caso di cessazione del rapporto di lavoro, che può avvenire per vari motivi (pensionamento, licenziamento, dimissioni, ecc.), Fopen offre diverse alternative:

  • Pensionamento: gli aderenti che hanno maturato i requisiti per la pensione INPS possono richiedere la pensione complementare sotto forma di capitale e/o rendita.
  • RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata): consente di anticipare la prestazione in caso di perdita del lavoro negli anni che precedono il pensionamento.
  • Riscatto: gli aderenti possono liquidare il 100% o il 50% della posizione accumulata in specifici casi, come il cambio di CCNL, inoccupazione superiore ai 12 mesi o invalidità.
  • Isopensione: con un accordo sindacale preesistente, è possibile accedere ai benefici previsti dalla legge 92/2012, richiedendo il riscatto con importanti agevolazioni fiscali.

Tuttavia, è importante ricordare che l’aderente può sempre decidere di rimanere iscritto al Fondo, anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro o il pensionamento, continuando a investire il proprio capitale e a maturare rendimenti in base all’andamento dei mercati finanziari.

2. Trasferimento presso altro fondo

In caso di cessazione del rapporto di lavoro e successiva nuova assunzione o nomina a dirigente, l’aderente può trasferire l’intera posizione accumulata in Fopen presso il nuovo fondo di categoria.

Se non si verificano tali situazioni, ma l’aderente desidera comunque procedere al trasferimento, è necessario aver maturato almeno due anni di iscrizione a Fopen.

3. Anticipazioni

Le anticipazioni sono prestazioni riconosciute prima del pensionamento, in specifici casi e per percentuali predeterminate del montante accumulato. In particolare, le anticipazioni possono essere richieste per:

  • Spese sanitarie connesse a gravissimi motivi di salute, in qualsiasi momento e fino a un massimo del 75% della posizione individuale accumulata.
  • Acquisto della prima casa di abitazione, dopo otto anni dall’iscrizione, fino a un massimo del 75%.
  • Lavori di ristrutturazione della prima casa di abitazione, dopo otto anni dall’iscrizione, fino a un massimo del 75%.
  • Ulteriori esigenze non documentate, dopo otto anni dall’iscrizione, fino a un massimo del 30%.

4. Riscatto per premorienza

In caso di decesso dell’aderente prima del pensionamento, la posizione maturata presso il Fondo viene riscattata dagli eredi o da altri soggetti legittimati designati.

La designazione rappresenta la possibilità, per l’aderente, di scegliere uno o più soggetti legittimati al riscatto della posizione maturata, in caso di decesso prematuro, scegliendo anche persone che non necessariamente siano eredi legittimi. Inoltre l’aderente può, in caso di più soggetti designati, determinare la percentuale della posizione individuale che spetta a ciascuno degli aventi diritto.

È importante notare che la designazione prevale sui soggetti individuati dal Codice Civile (gli eredi legittimi). Tale forma di riscatto gode della fiscalità più favorevole.

In conclusione, le opportunità offerte agli aderenti sono molteplici. Prima di prendere qualsiasi decisione, è consigliabile effettuare le opportune valutazioni basate sulle proprie esigenze e aspettative finanziarie, sia personali che familiari, avendo sempre a mente che, oltre alle opportunità già menzionate, Fopen, in qualità di associazione senza scopo di lucro, presenta costi molto contenuti rispetto ad altre forme di gestione del risparmio.

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