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Come vengono tassate le prestazioni del Fondo Fopen

Come vengono tassate le prestazioni del Fondo Fopen

La fiscalità dei fondi pensione rappresenta uno dei vantaggi più significativi, grazie al trattamento agevolato pensato appositamente per questa forma di investimento.

In questo articolo esploreremo i benefici fiscali riservati agli aderenti, partendo dalla convenienza fiscale di destinare il TFR a Fopen anziché lasciarlo in azienda. Passeremo quindi alla tassazione agevolata applicata nelle fasi di contribuzione e gestione, per soffermarci poi sul regime fiscale di favore riservato alle prestazioni erogate prima e dopo il pensionamento.

Infine, offriremo alcuni consigli pratici per ottimizzare il trattamento fiscale delle prestazioni.

Indice Contenuti

Tassazione del TFR

La gestione del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una scelta cruciale anche dal punto di vista fiscale. Decidere se lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione comporta infatti conseguenze economiche significative.

Nello specifico:

  • TFR lasciato in azienda: al momento della liquidazione, il TFR è soggetto a una tassazione separata con aliquote progressive che partono dal 23% e possono raggiungere il 43%. Questo prelievo fiscale, calcolato sull’intero ammontare, può ridurre in modo considerevole l’importo netto che riceverai;
  • TFR versato nel fondo pensione: al contrario, il TFR versato in un fondo pensione beneficia di una tassazione molto più vantaggiosa. Al momento del pensionamento, si applica un’aliquota che va da un massimo del 15% a un minimo del 9%, premiando la permanenza nel fondo.

La differenza può tradursi quindi in migliaia di euro di risparmio nel lungo periodo, rendendo la scelta del fondo pensione una mossa strategica per ottimizzare il proprio capitale previdenziale.

Agevolazioni fiscali e tassazione delle prestazioni del Fondo Fopen

Aderire a Fopen garantisce importanti agevolazioni fiscali in ogni fase del percorso: dalla contribuzione alla gestione del capitale, fino all’erogazione delle prestazioni finali.

Durante la fase di contribuzione, i principali vantaggi fiscali sono due:

  1. deducibilità dei contributi: i contributi versati, sia dall’aderente che dal datore di lavoro, sono interamente deducibili dal reddito imponibile fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Questa deduzione riduce l’imposta IRPEF dovuta, garantendo un risparmio fiscale immediato;
  2. contributi oltre il limite: eventuali contributi versati oltre la soglia di deducibilità (i cosiddetti contributi non dedotti) possono comunque godere di un’esenzione fiscale al momento dell’erogazione della prestazione, a condizione di comunicarne l’importo al Fondo nei tempi previsti.

Durante la gestione, invece, i rendimenti maturati dal capitale investito godono di una tassazione di favore: l’imposta è del 12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato e del 20% su quelli derivanti da altri investimenti.

Si tratta di aliquote nettamente inferiori rispetto al 27% previsto per altre forme di risparmio.

Analizziamo ora il trattamento fiscale delle singole prestazioni, non prima, però, di aver fatto una precisazione importante: le regole descritte si applicano ai capitali maturati a partire dal 1° gennaio 2007.

La normativa precedente, infatti, ha subito diverse modifiche, come illustrato nella tabella di approfondimento riportata più avanti.

1. Pensione integrativa

La prestazione pensionistica è soggetta a una ritenuta a titolo d’imposta con un’aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% per ogni anno di partecipazione al fondo oltre il quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9% (raggiunta dopo 35 anni).

In sintesi, un’adesione più lunga nel tempo si traduce in una tassazione più bassa.

2. Anticipazioni

Le anticipazioni, richiedibili prima del pensionamento, hanno una fiscalità che varia in base alla causale:

  • spese sanitarie: tassazione agevolata dal 15% al 9%;
  • acquisto o ristrutturazione prima casa e altre esigenze non documentate: aliquota fissa al 23%.

3. Riscatti

Anche la tassazione sui riscatti dipende dalla motivazione della richiesta:

  • inoccupazione prolungata, invalidità, decesso: tassazione agevolata dal 15% al 9%, in base agli anni di adesione;
  • altre cause (dimissioni, perdita dei requisiti di partecipazione): aliquota fissa al 23%.

4. Trasferimenti

Il trasferimento della propria posizione verso un altro fondo pensione è un’operazione fiscalmente neutra e, pertanto, non soggetta ad alcuna imposta.

5. RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata)

La RITA, richiedibile a specifiche condizioni, gode dello stesso trattamento fiscale vantaggioso della pensione integrativa: un’aliquota del 15% che scende fino al 9% in base agli anni di partecipazione.

Tabella riepilogativa

PRESTAZIONE TASSAZIONE DEI CONTRIBUTI FINO AL 31/12/2006 TASSAZIONE DEI CONTRIBUTI DAL 01/01/2007
PENSIONE INTEGRATIVA Tassazione separata Compresa tra il 15% e il 9%
ANTICIPAZIONI
Spese mediche Tassazione separata Compresa tra il 15% e il 9%
Acquisto/ristrutturazione prima casa, ulteriori esigenze Tassazione ordinaria 23%
RISCATTI
Disoccupazione compresa tra 1 e 4 anni, oppure superiore ai 4 anni Tassazione separata Compresa tra il 15% e il 9%
Invalidità permanente
Premorienza
Licenziamento collettivo, esodo incentivato, CIGO/CIGS
Dimissioni volontarie Tassazione ordinaria 23%
Risoluzione consensuale
Scadenza del contratto a tempo determinato
Licenziamento o cambio contratto
TRASFERIMENTI Nessuna tassazione Nessuna tassazione
RITA Compresa tra il 15% e il 9% Compresa tra il 15% e il 9%

Tassazione delle prestazioni: consigli utili per una scelta informata

Per massimizzare i vantaggi fiscali offerti dal Fondo Fopen, è utile adottare alcune strategie chiave:

  • sfruttare il fattore tempo: maggiore è la permanenza nel Fondo, minore sarà l’aliquota applicata alle prestazioni, che può scendere fino al 9% dopo 35 anni di iscrizione;
  • valutare la permanenza post-pensionamento: è possibile mantenere il capitale investito nel Fondo anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile, continuando così a beneficiare dei rendimenti e del regime fiscale agevolato, senza l’obbligo di un riscatto immediato;
  • richiedere anticipazioni con cautela: sebbene utili, le anticipazioni vanno ponderate con attenzione, poiché a eccezione di quelle per spese sanitarie, sono soggette a una tassazione superiore rispetto a quella prevista per la prestazione finale;
  • ricordare il vantaggio rispetto al TFR: il trattamento fiscale del fondo è strutturalmente più conveniente rispetto a quello applicato al TFR lasciato in azienda; una differenza che si traduce in un notevole risparmio nel lungo periodo.

In conclusione, Fondo Fopen offre un percorso previdenziale fiscalmente vantaggioso in ogni sua fase. Una pianificazione attenta è fondamentale per sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla previdenza complementare.

Per approfondire, guarda il nostro breve video sul tema e consulta il Documento sul regime fiscale che trovi nella pagina La fiscalità delle prestazioni del sito web.

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